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L'Occhio del Coccodrillo

  • Immagine del redattore: Gianluca Beccani
    Gianluca Beccani
  • 2 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Nel 2025 farsi trovare pronto per la stagione delle galassie non è stato affatto facile, perché avrei dovuto mettere a punto e far "dialogare" tra loro tre nuove parti fondamentali del mio setup astrofotografico, sostanzialmente le più importanti, tutte sostituite quasi in contemporanea: un tubo nuovo, tra l'altro lungi dall'essere "al 100%" (il mio nuovo C9.25 EDGE HD, sul quale vorrei prima o poi scrivere qualcosa), una montatura nuova e totalmente differente dalla mia vecchia AZ-EQ6 (la WAVE 150i)...e come se non bastasse...un treppiedi, nuovo anch'esso, di cui mesi fa non conoscevo ancora le reali capacità sotto carichi importanti, per focale e peso.

E poi c'è il meteo, da gestire sempre al meglio, cercando di sfruttare ogni preziosa serata buona, fingendo di non curarsi delle ore di sonno perse e della vita al di fuori dell'astrofotografia, che devono per forza di cose avere il loro posto.

Sarebbe stato fin troppo ovvio scegliere come primo soggetto galattico col tubo nuovo una tra le galassie più luminose, ricche di dettagli e scenografiche presenti in cielo nei messi da Marzo a Giugno, così da vedere all'opera il nuovo SCT bianco; e avrei potuto perfino tornare a riprendere una galassia come M51 o M101, la seconda in particolare già affrontata in passato con grande soddisfazione.

Cercavo invece un soggetto leggermente diverso dal solito, meno selezionato dagli astrofotografi, ma che fosse comunque alla portata del mio cielo di fiducia, un Bortle 4 coi "muscoli" che permette pose profonde e spesso ottimo seeing.

M94 continuava a frullarmi in testa: quasi una galassia con 2 anime, fotograficamente parlando, con un nucleo abbastanza brillante e vorticanti polveri oscure, ed un alone esterno, insolitamente "dissociato" dal proprio nucleo, debole e intrigante...da strappare al fondo cielo a suon di light frames.

Una delle zone con minor densità stellare della volta celeste, imparato a mie spese!
Una delle zone con minor densità stellare della volta celeste, imparato a mie spese!

M94 è anche detta "Croc's eye" (Occhio di coccodrillo), proprio a causa della sua morfologia abbastanza inusuale: alla focale del C9.25HD ridotto ad f/7 è un soggetto che domina il frame, col suo alone esterno che ne moltiplica le dimensioni apparenti, e la ripresa con pose da 300" a gain zero è un ottimo compromesso per una gamma dinamica tanto estesa. La fase di elaborazione avrebbe dovuto essere eseguita con un occhio di riguardo (appunto) per non sacrificare le alte luci in prossimità del nucleo, con maggiore attenzione rispetto ad altre galassie, senza però lesinare sullo stretch e l'estrazione dell'alone galattico dal fondo cielo.

Questa galassia è ostica anche per quanto riguarda la gestione del colore, perché è fin troppo facile saturare il nucleo e perdere informazione di colore a fronte di un canale luminanza con grande integrazione, spinto inseguendo l'alone esterno: ho quindi cercato di bilanciare il canale L ed i canali RGB integrando rispettivamente poco meno di 12 ore in L a fronte di 9 ore per il colore. Con un totale di 21 ore circa ad f/7 e sotto un cielo estremamente limpido il rapporto segnale/rumore è salito molto, garantendo ottimi margini di elaborazione. Delle 7 serate dedicate ad M94, infatti, almeno 4 serate sono state davvero eccellenti, con una limpidezza tipica delle notti invernali, nonostante le temperature ormai quasi estive. Per dovere di cronaca, le ultime due sessioni fotografiche sono state eseguite con la mia vecchia AZ-EQ6, e questa foto è quindi l'unico caso, da quando faccio astrofotografia, in cui ho utilizzato attrezzatura mista. Forzosamente, purtroppo. Ma questo è un altro discorso...

Ho acquisito in totale 142 light da 300" per il canale luminanza e 36 light da 300" per ognuno dei canali RGB (108 totali); il risultato è visibile qui sotto, con il peculiare anello esterno ben visibile, insieme alle disomogeneità che mostra verso nord-est e sud-ovest

La galassia M94 dista 16 milioni di anni luce - Immagine ritagliata sulla galassia dal frame intero
La galassia M94 dista 16 milioni di anni luce - Immagine ritagliata sulla galassia dal frame intero

La risoluzione del C9.25HD si è dimostrata eccellente (nonostante un backfocus di lavoro dal riduttore apparentemente non perfetto), con dettagli del nucleo e diametri stellari davvero ottimi. L'uso morigerato del tool Blur Xterminator ha migliorato ulteriormente le cose, apprezzato soprattutto per correggere le stelle agli angoli del frame APS-C...per quanto poi abbia ritagliato tali zone per meglio mettere in risalto la galassia.

La regione più interna del nucleo mostra intensa formazione stellare ed è popolata da giovani stelle azzurre
La regione più interna del nucleo mostra intensa formazione stellare ed è popolata da giovani stelle azzurre

In fase di elaborazione non ho potuto evitare di soffermarmi sull'enorme numero di galassie di sfondo, visibili anche attraverso l'anello esterno di M94, alcune davvero piccole e lontanissime. Esaltante anche la magnitudine stellare raggiunta, con gli astri più minuti di magnitudine 20 circa: un risultato che dimostra quanto il mio sito di campagna sia ancora relativamente "intatto" e non rovinato da nuovo inquinamento luminoso.

Alcune delle galassie di sfondo più grandi mostrano un minimo di dettaglio
Alcune delle galassie di sfondo più grandi mostrano un minimo di dettaglio
Le stelle più deboli in questo dettaglio sono di magnitudine 20 circa!
Le stelle più deboli in questo dettaglio sono di magnitudine 20 circa!

Sono davvero soddisfatto del risultato ottenuto, perché finalmente sono riuscito ad utilizzare meglio gli strumenti software in mio possesso, soprattutto quelli legati allo stretching dell'immagine, mantenendo il colore naturale delle stelle e sfruttando le potenzialità dei master LRGB. Il progetto fotografico legato a questa galassia Occhio di Coccodrillo ha messo alla prova una combo di strumentazioni tutta nuova (ottica, montatura e treppiedi), mostrandosi all'altezza dei 1640 mm di focale del sistema, con un campionamento a 0.47"/px; il C9.25 EDGE HD è sicuramente uno strumento notevole, per quanto non facile da sfruttare al 100%, e in questo senso so di avere ancora margini di miglioramento: sarebbe interessante buttar giù due righe sul mio passaggio dal C9.25 XLT a questa versione più blasonata...anche perché non è tutto oro ciò che luccica. La nuova montatura Wave 150i, invece, è risultata fin da subito molto più convincente e user-friendly. Vedremo ;)


 
 
 

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